L’Agenzia delle entrate chiarisce che gli impianti sono da considerarsi “beni mobili” per i quali può scattare il bonus ammortamento del 40 per cento. Lo stesso vale per le pale e i rotori degli impianti eolici

MILANO – Fotovoltaico, arriva l’incentivo fiscale per le aziende. Le imprese che vogliono installare pannelli solari per produrre energia in autonomia ora hanno un vantaggio in più. E non da poco: nell’ammortamento, potranno calcolare i costi sostenuti per l’installazione degli impianti con un bonus del 40 per cento. In pratica, è come se risparmiassero quasi la metà dell’investimento per produrre energia, risparmiando allo stesso tempo sulla bolletta della società.

Tutto ciò è frutto di una circolare emessa pochi giorni fa dall’Agenzia delle Entrate che chiarisce una volta per tutte la natura degli impianti rinnovabili. Così come chiedevano la associazioni di categoria, l’impianto fotovoltaico da ora in poi verrà considerato un “bene mobile”. In buona sostanza, è stato equiparato agli “imbullonati”: nel senso che così come viene “montato”, a fine vita può essere rimosso. Attenzione: beni mobili vengono considerati i pannelli e le strutture di supporto, mentre rimangono beni immobili il terreno, i locali che ospitano i sistemi di controllo e trasformazione, le recinzioni.

Perché è importante questo chiarimento – atteso da almeno tra anni – e perché mai lo si può considerare un incentivo fioscale che dovrebbe favorire gli investimenti in energia pulita? Perché essendo consideraro bene “mobile” scatta l’ammortamento fiscale con una percentuale del 9 per cento. Ed essendo superiore alla soglia del 6,5 per cento, scatta la possibilità di godere del superammortamento concesso alle aziende sui beni strumentali, provvedimento varato l’anno scorso con la legge di Stabilità e riconfermato nelle misure a favore dell’Industria 4.0. Si tratta dell’incentivo fiscale che permette di maggiorare i costi del 40 per cento, quando si considera la quota di ammortamento dell’investimento.

In precedenza, gli impianti fotovoltaici erano da considerare “beni immobili” della categoria “fabbricati destinati all’industria”. E come tali avevano una percentuale di ammortamento del 4 per cento, non facendo così scattare il bonus. Sempre la circolare assicura un piccolo aiuto anche agli impianti eolici, anche se in misura inferiore. Viene considerato bene immobile la torre a sostegno dell’impianto di produzione, mentre non lo sono sono rotori e pale.

“Siamo soddisfatti della decisione – è il commento del presidente di Assorinnovabili, Agostino Re Rebaudengo – perché va nella direzione di quanto abbiamo sempre chiesto e perché può costituire un incentivo per nuovi investimenti da parte delle imprese nelle energie pulite”.

di LUCA PAGNI

Tratto da http://www.repubblica.it/economia/2017/04/05/news/solare-162206305/